2021-06-Scuola-Nido-Clorofilla-Inserimento-Bambini-al-Nido

Inserimento al nido: come superare al meglio il primo distacco

L’inserimento dei bambini al nido è un momento molto importante, sia per i piccoli che per i genitori.

Un attimo di vita che apre le porte verso il mondo “sociale” e rappresenta la prima vera esperienza di “distacco” dall’ambiente famigliare.

Si tratta di un periodo di “ambientamento” graduale che ha una durata variabile in base alle scuole, nel quale i genitori accompagnano il bimbo in classe, rimangono con lui prima e poi lo lasciano trascorrere un lasso di tempo con le insegnanti che aumenterà pian piano al passare dei giorni.

Non neghiamo che il tempo dell’inserimento sia ricco di emozioni! I genitori compiono un primo passo importante nel lasciare il proprio bambino nelle mani di una nuova figura di accudimento.

Approfondiamo la tematica nell’articolo di oggi.

 

Inserimento al nido: le fasi dopo l’iscrizione

Una volta iscritto il bimbo al Nido Scuola Clorofilla di Milano, gli educatori inviteranno i genitori a prendere parte a un periodo chiamato pre-inserimento o inserimento.

Solitamente consiste in un paio di settimane in cui si accompagna il piccolo nella struttura, in compagnia delle educatrici, con un passaggio graduale e per tempi via via crescenti.

I primi giorni anche i genitori saranno ospiti presso il Nido Scuola Clorofilla, per un arco definito di tempo. Successivamente sarà richiesto di allontanarsi, iniziando da una mezz’ora, per poi arrivare ad ore fino a quando il bambino non avrà maturato la giusta famigliarità con il luogo e le persone, pronto per rimanere tranquillo nella struttura.

L’inserimento è funzionale ad abituare il bambino a vivere nel nuovo ambiente, ma serve anche al personale del nido a conoscere il piccolo. Indispensabile anche per i genitori, per instaurare un rapporto di fiducia con il personale. Creare un clima di collaborazione reciproca con le insegnanti, è fondamentale affinché il bambino si senta sicuro e sereno, prendendo confidenza con i professionisti con cui inizierà a passare molto tempo della sua giornata e che diventeranno un punto di riferimento significativo nel suo percorso di crescita.

 

Cosa fare se il bambino piange durante la fase di inserimento

Durante l’inserimento, gli educatori osserveranno la relazione tra il genitore e il bambino, il comportamento del bambino stesso in presenza e in assenza del genitore, la sua reazione alla separazione, in modo da supportare il bambino e condividere con i genitori i tempi e la modalità più adeguata per sostenerlo in questo processo.

Nella fase di inserimento nella struttura, è fondamentale rispettare quello che viene richiesto dagli educatori, per garantire ai piccoli di vivere questa fase della vita in completa serenità.

Può succedere che il bambino pianga, ma niente panico. Probabilmente, al vostro ritorno, gli insegnanti vi comunicheranno che ha smesso di piangere non appena siete andati via. State certi che è successo proprio così.

Solitamente consigliamo di portare un oggetto, sia esso il peluche preferito oppure una maglietta, con il quale il piccolo può consolarsi, percependo il senso di sicurezza e di casa.

 

L’inserimento nel nuovo contesto sociale favorirà la costruzione di nuovi rapporti di attaccamento affettivo. Contattaci per maggiori informazioni!